Il
tema dell’invecchiamento attivo è oggi
all’ordine del giorno: il ruolo dell’anziano nella nostra società
si è modificato negli ultimi decenni e questo progressivo
cambiamento ha imposto la necessità, sempre più contingente, di
attuare una riflessione capace di comprendere le nuove aspettative e
i nuovi bisogni che sorgono nella nostre comunità. Se misurata in
termini di anni la vecchiaia è semplicemente una categoria, proprio
come l’infanzia, ma se cerchiamo di comprenderla pensandola
all’interno delle maglie del nostro quotidiano ci accorgeremo
facilmente che nel nostro presente si arricchisce di nuovi e
molteplici significati. Il momento del
pensionamento non rappresenta più per l’anziano una perdita,
intesa come marginalizzazione in quanto soggetto non produttivo e
quindi non si esaurisce esclusivamente in un prolungamento della vita
lavorativa, ma si trasforma in una pratica dinamica in cui il
pensionato può mettere in discussione ogni giorno le proprie
potenzialità, le proprie mete e le strade che si è deciso di
percorrere. In altre parole la pensione diviene un processo che può
portare l’anziano a mantenere un ruolo attivo socialmente,
economicamente e culturalmente nella comunità. Di conseguenza è
necessario costruire un approccio alla longevità che esuli dallo
stereotipo del senescente come soggetto passivo, ma che lo consideri
come attore all’interno della società e come potenziale portatore
di benessere sociale.
Da
questa riflessione, che rappresenta un traccia consolidata nel lavoro
che la FNP e l’ANTEAS svolgono sul territorio, scaturisce l’idea
di sensibilizzare la comunità nei confronti dell’invecchiamento
attivo e in questo modo favorire il dialogo tra le generazioni.
Osservando il nostro quotidiano ci siamo resi conto che spesso si
viene a creare una cesura tra le generazioni nei diversi ambiti di
operabilità. Le competenze, gli interessi e le possibilità
frequentemente si manifestano come un ostacolo nella ricerca di un
canale di comunicazione, da cui possa nascere un proficuo scambio di
idee e la volontà di creare un po’ più di solidarietà. La
nascita di questo bando trova la sua ragion d’essere proprio
nell’intento di stimolare i giovani ad entrare in contatto con
altre generazioni, cercando così di offrire una possibilità in più
per creare un dialogo che crediamo possa diventare un’importante
risorsa per il nostro presente e per il nostro futuro Per superare
quest’ostacolo iniziale è quindi fondamentale cercare di
avvicinare questi due mondi, solo in apparenza così lontani. Ed è
proprio la conoscenza reciproca che fa da filo conduttore al nostro
progetto: crediamo che offrire la possibilità ai giovani di
confrontarsi con la realtà presente sul loro territorio possa
rappresentare uno stimolo importante per favorire l’incontro tra
diverse generazioni.
Offrire quindi la possibilità di conoscere e confrontarsi con una realtà a cui spesso passiamo vicino senza farci sfiorare, diviene il fondamento da cui vogliamo principiare. In un momento difficile come quello che viviamo oggi crediamo sia necessario creare un ponte tra diverse realtà per porre le basi del nostro futuro in una comunità che ci auguriamo possa divenire ogni giorno più solidale e accogliente verso gli altri.
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